CORREGGIO
Cittadina d' origine medievale legata alla dominazione longobarda, oggi Correggio è uno dei comuni più estesi e popolati della Provincia, nonchè culla d'artisti. Conta circa 25,664 abitanti. Nacquero a Correggio tra gli altri, Antonio Allegri, il musicista Bonifazio Asioli (1769-1832) e la scultrice Carmela Adani (1899-1965).
Il centro storico di Correggio appare ancora ben conservato.
Corso Mazzini è l'arteria principale del centro storico che conserva l'antico acciottolato con doppie corsie in granito per facilitare il transito dei carri.
Il neo-classico Teatro intitolato al musicista Correggese Beato Asioli, recentemente restaurato. Dirigendosi verso il centro, la Basilica di San Quirino eretta tra la prima e la seconda metà del '500 forse su disegno del Vignola, con il suo caratteristico campanile, già torre della rocca trecentesca.
Poco distante, in via Roma, la Chiesa di S.Francesco costruita nel 1470, poi rimaneggiata e restaurata, attualmente non visitabile internamente.
Non molto discosta la chiesa di S.Chiara (1666) eretta su modelli che richiamano il Borromini. Interessante anche la chiesa di S.Sebastiano, non visitabile internamente, costruita accanto al complesso del Convitto.
MUSEO CIVICO IL CORREGGIO
Posto all'interno del Palazzo dei Principi , il Museo Civico conserva tra gli altri, opere del Mantegna e del Correggio. Espone reperti archeologici del correggese, monete della zecca di Correggio, opere d'arte provenienti dalla città e dal territorio. Sono visitabili al I° piano cinque sale così suddivise:
Sala dei depositi archeologici e delle raccolte numismatiche e medaglistiche: dove si trovano i reperti più significativi di epoca preromana, romana, medievale e rinascimentale rinvenuti nel territorio correggese. Sala del Mantegna: nota anche come "Sala Magna" o "Sala del Camio", è caratterizzata dal monumentale soffitto cassettonato, dal sottostante fregio affrescato e dal pregevole camino. Vi sono esposte numerose opere, tra cui "Il Redentore" di Andrea Mantegna del 1493, la "Madonna del Rosario" di Francesco Madonnina, un altarolo ligneo (piccolo altare di legno) e un "Cristo deposto" (ambedue del secolo XV).
Sala degli Arazzi: vi è esposto il cinquecentesco paramento di arazzi, composto da 9 grandi pezzi e due candelieri di manifattura fiamminga.
Sala del Correggio: vi sono esposte, a rotazione, numerose incisioni di traduzione dall'opera del Correggio.
BASILICA DEI SANTI QUIRINO E MICHELE
La facciata, realizzata alla fine del XVIII secolo, ha assunto l'attuale aspetto circa trent'anni fa su progetto di Carmela Adani. L'interno, di notevole interesse architettonico, è a tre navate con dodici Cappelle laterali e tre a capo delle navi. Il presbiterio è rialzato per far posto ad un'ampia cripta sottostante. L'arredo è notevole, sia per le opere d'arte che per gli altari, i paramenti e le decorazioni. Vi si possono ammirare una tela di Domenico Fetti, dipinti, affreschi e sculture di artisti locali.
CHIESA DI SANTA CHIARA
L'interno, di forma ovale, è ricco di statue e di ornamenti barocchi.
Nel 1740 i beni e la Chiesa della Confraternita sono incamerati dalle Monache di Santa Chiara stabilitesi nell'attiguo convento.
L'edificio, dopo la seconda metà del XX secolo, è stato restaurato.
La facciata, molto semplice e disadorna, ha un gradevole prospetto curvilineo e coronamento a timpano.
L'interno è a pianta centrale con trabeazione sorretta da colonne binate e capitelli ionici ornati di festoni.
Nella parte superiore s'aprono nicchie che contengono le statue dei Santi Agostino, Girolamo, Gregorio e Ambrogio.
I più importanti lavori di restauro sono effettuati nel 1764, periodo a cui risale tutta la decorazione in stucco dopo il sisma del 1996.