Chiesa di S.Egidio Abate
La Chiesa Parrocchiale, che anticamente si chiamava “Sant’Egidio del Bosco”, è situata in Piazza Cavour. La costruzione originaria della Chiesa risale al XVI secolo, ma ha subìto, nel corso del tempo, consistenti modifiche.
Durante la II Guerra Mondiale subì gravi danni e, nell’immediato dopoguerra, fu sottoposta ad impegnativi restauri. Ulteriori lavori di restauro sono stati eseguiti negli anni 2002-2003. L’interno è formato da una navata e da due transetti, da un soffitto a cassettoni e da una cupola costruita ex novo nel dopoguerra.Da segnalare, inoltre, la pregevole Via Crucis, opera in ceramica di Giuliano Severi, artista gambettolese trapiantato a Sassuolo. Di fianco alla chiesa sorge il Monumento ai Caduti, costruito nel 1927.
Palazzo Comunale e Teatro Comunale
Fu costruito nel 1913 nella “piazza di sotto” del paese, l’attuale Piazza II Risorgimento. Sostituì il vecchio palazzo municipale, molto più piccolo, che sorgeva nel medesimo luogo e che fu abbattuto per lasciar posto alla nuova costruzione. L’edificio, a due piani, ospita vari uffici comunali oltre al Teatro Comunale, che ne occupa un’intera ala. Fino ai primi anni Cinquanta ha ospitato piccoli concerti, recite e feste danzanti; è quindi rimasto inutilizzato per decenni fino a che, dopo accurati lavori di restauro, è stato restituito al suo antico splendore.
Ex Casa del Fascio – Centro Culturale “Federico Fellini”
Costruita negli anni ’30, si affaccia su Corso Mazzini. Fu adibita, come tutte le costruzioni consimili, alle attività politiche, sociali e ricreative delle varie organizzazioni fasciste. Nel dopoguerra, e fino alla fine degli anni Ottanta, il piano terra è stato utilizzato come sede di uffici pubblici; al piano superiore, invece, si tenevano le riunioni del Consiglio Comunale. E’ stata restaurata e inaugurata nel 2003 come “Centro Culturale Federico Fellini”: ospita la Biblioteca Comunale, sale per convegni e varie iniziative, una sala per esposizioni.
Villa di Bulgaria
Posta al limitare del territorio comunale, in località Bulgaria. La costruzione, databile al sec. XVIII, consta di due piani e di una facciata neoclassica rinnovata nel 1927. Appartenne originariamente alla Famiglia dei Conti Masini di Cesena e, successivamente, alla Famiglia Pecci di Verucchio.
La Villa accolse, in tempi relativamente recenti, altri noti scrittori quali Marino Moretti e Cesare Angelini, ed il pittore Amerigo Bartoli.
E’ stata recentemente ristrutturata, ad opera di privati, e riportata all’antico splendore.
Monumento allo straccivendolo
Lo straccivendolo (in dialetto “e strazèr”) è stato il protagonista indiscusso dello sviluppo economico gambettolese del secondo dopoguerra. Coloro che, per scampare alla miseria in sella alle loro sgangherate biciclette raccoglievano stracci, pelli di coniglio e vecchi arnesi, si trasformarono in moderni imprenditori del settore della rottamazione e costituirono il vero e proprio volano per la rinascita economica della cittadina.
L’idea di costruire un monumento allo “strazèr de Bosch” fu lanciata nel 1978, ma trovò la sua pratica realizzazione solo dieci anni dopo. L’opera, inaugurata il 3 settembre del 1989, è stata realizzata dallo scultore cesenate Tito Neri, prima su creta, poi fusa nel bronzo. E’ posta lungo Corso Mazzini.