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MEDOLE
Medole è un comune di 4.043 abitanti situato nell’Alto mantovano al confine con la provincia di Brescia. Tra i principali monumenti del paese sono annoverati il Castello risalente al X secolo, la Chiesa Parrocchiale con la pala del Tiziano, l’ex Convento dell’Annunciata e la Pieve di Santa Maria, piccola chiesa ad una sola navata con abside e campanile, originari dell’XI secolo. Curiosità: a Medole è presente la più grande sala delle assemblee dei Testimoni di Geova in Italia.
TORRE GONZAGHESCA
L’edificio, un raro esempio di torre “scudata” (con tre lati in muratura ed uno scoperto), è stato rimaneggiato in varie epoche e si presenta ora con un aggraziato avancorpo settecentesco e un “quartiere” attiguo dove si svolgono mostre d’arte e manifestazioni culturali. L’attività museale, infatti, si distingue per il costante impegno nel presentare al pubblico esposizioni d’arte contemporanea e rassegne culturali, fondamentali momenti di ricerca e preziose offerte di partecipazione e cultura per le comunità locali e non soltanto.
Al suo interno è presente la Civica Raccolta d’Arte istituita sul finire degli anni Settanta del secolo scorso su iniziativa di alcuni appassionati d’arte collegati alla Pro Loco Medole. Essi fanno tesoro della consolidata tradizione di stretto rapporto con l’arte tenuta viva nel tempo da artisti del luogo, o vicini a Medole: esempi eccellenti di questo retaggio sono i Pesenti e i “chiaristi” mantovani e milanesi della cerchia di Umberto Lilloni, il cui padre era di Medole.
L’importante collezione della Civica Raccolta consta di opere pittoriche, grafiche, incisorie e scultoree, prevalentemente di artisti mantovani; non mancano, tuttavia, altri rappresentanti che, dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri, si fanno testimoni delle più significative correnti stilistiche. Le opere della collezione permanente annoverano firme di riconosciuti maestri quali Vindizio Nodari Pesenti, Carlo Zanfrognini, Alfonso Monfardini, Guido Resmi, Arturo Raffaldini, Giulio Perina, Giuseppe Lucchini, Aldo e Paride Falchi, Albano Seguri, Alessandro Dal Prato, Arturo Cavicchini, Oreste Marini, Carlo Malerba ed altri. Oltre a questi autori va segnalata la rilevante presenza femminile di pittrici della caratura di Mimì Buzzacchi Quilici e Nene Nodari.
TORRE GONZAGHESCA
L’edificio, un raro esempio di torre “scudata” (con tre lati in muratura ed uno scoperto), è stato rimaneggiato in varie epoche e si presenta ora con un aggraziato avancorpo settecentesco e un “quartiere” attiguo dove si svolgono mostre d’arte e manifestazioni culturali. L’attività museale, infatti, si distingue per il costante impegno nel presentare al pubblico esposizioni d’arte contemporanea e rassegne culturali, fondamentali momenti di ricerca e preziose offerte di partecipazione e cultura per le comunità locali e non soltanto.
Al suo interno è presente la Civica Raccolta d’Arte istituita sul finire degli anni Settanta del secolo scorso su iniziativa di alcuni appassionati d’arte collegati alla Pro Loco Medole. Essi fanno tesoro della consolidata tradizione di stretto rapporto con l’arte tenuta viva nel tempo da artisti del luogo, o vicini a Medole: esempi eccellenti di questo retaggio sono i Pesenti e i “chiaristi” mantovani e milanesi della cerchia di Umberto Lilloni, il cui padre era di Medole.
L’importante collezione della Civica Raccolta consta di opere pittoriche, grafiche, incisorie e scultoree, prevalentemente di artisti mantovani; non mancano, tuttavia, altri rappresentanti che, dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri, si fanno testimoni delle più significative correnti stilistiche. Le opere della collezione permanente annoverano firme di riconosciuti maestri quali Vindizio Nodari Pesenti, Carlo Zanfrognini, Alfonso Monfardini, Guido Resmi, Arturo Raffaldini, Giulio Perina, Giuseppe Lucchini, Aldo e Paride Falchi, Albano Seguri, Alessandro Dal Prato, Arturo Cavicchini, Oreste Marini, Carlo Malerba ed altri. Oltre a questi autori va segnalata la rilevante presenza femminile di pittrici della caratura di Mimì Buzzacchi Quilici e Nene Nodari.