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BOZZOLO
Bozzolo è comune di circa 5.000 abitanti della provincia di Mantova. Il nome deriverebbe dai “bozzoli” che qui venivano coltivati. Dal 1315 al 1700 fu possedimento del ramo cadetto dei Gonzaga di Sabbioneta e Bozzolo. Alla fine del Cinquecento, per volere del duca Vespasiano Gonzaga, Bozzolo venne cinta da mura. Nel 1594 ottenne il titolo di città.
Impostato su intreccio viario ortogonale il borgo conserva alcuni tratti della cinta muraria di epoca gonzaghesca.
DA VEDERE
CHIESA DELLA SANTA TRINITà
Promossa sul finire del XVI secolo dalla Confraternita della Misericordia, che prende per l’occasione il nome di Confraternita della SS. Trinità (1576), sorge nel quartiere d’espansione voluto da Vespasiano Gonzaga, viene costruita fra il 1617 (primitiva chiesa di dimensioni rivelatisi troppo anguste) e il 1644 circa (attuale edificio) in stile tardo cinquecentesco.
Eretta a seconda parrocchia del paese nel 1617, dedicata nel 1737, diverrà chiesa sussidiaria nel 1932. La facciata monumentale, ispirata alla chiesa gesuita della Trinità di Mantova, manca di una piazza in grado di darle respiro perché probabilmente non era stata prevista nell’originario progetto urbanistico di Vespasiano.
L’interno, d’impronta tardo- cinquecentesca, è costituito da un’unica aula e da cinque cappelle per lato, alcune delle quali ospitano ancone e altari lignei e marmorei di notevole interesse. Si segnalano in particolare il magnifico altar maggiore e la balaustra con raffinate tarsie marmoree settecentesche.
CHIESA DI SAN FRANCESCO
La Chiesa di San Francesco rappresenta la maggior testimonianza nel paese della presenza dei Gonzaga. Rimasta quasi intatta, al suo interno conserva il sepolcro del principe Giulio Cesare di Gonzaga, che nel 1604 la fondò. Lo stile della facciata è Veneto Palladiano, realizzato in marmo bianco e rosso di Verona. con due nicchie laterali, ora vuote, ma si ipotizza che un tempo contenessero due belle statue, asportate, oppure infrante, da soldati napoleonici.
Al suo interno, l’architettura mostra segni evidenti dello sfarzo Gonzaghesco. Numerosi sono gli ornamenti in oro, soprattutto nelle tribune dei principi, coperte con velluto giallo, con frange dorate.
CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO
Costruita intorno al 1576, in origine era la chiesa annessa al convento degli Agostiniani, presenti in Bozzolo dal 1518; il suo bel campanile è del 1606. Dopo la soppressione dell’ordine religioso degli Agostiniani, avvenuta nel 1798, il convento e la chiesa passarono al demanio che li cedette alla parrocchia di San Pietro nel 1804, anno in cui questa chiesa venne eletta parrocchiale e il parroco vi si trasferì. Infatti, l’originaria parrocchiale, pure dedicata a San Pietro, sorgeva nel nucleo medioevale del borgo; probabilmente di stile romanico-gotico, alla fine del XVIII secolo era in cattivo stato e venne demolita. I marmi e le pale d’altare furono recuperati e trasferiti nell’attuale San Pietro. L’ampia facciata su due ordini divisi da una cornice in rilievo, ha linee decorative di impianto geometrico risalenti al XVI secolo.
L’interno, dall’aspetto maestoso e dall’impronta rinascimentale, è a tre navate con cinque cappelle per lato; l’abside fu affrescata dal pittore veronese Gaetano Miolato fra il 1926 e il 1930. A destra del presbiterio, si trova la tomba di Don Primo Mazzolari (Cremona, 1890 – Bozzolo 1959), parroco di Bozzolo dal 1932 al 1959, realizzata da un bozzetto dello scultore Giacomo Manzù.
CIMITERO EBRAICO
Piccolo cimitero ebraico fuori le mura contenente 26 lapidi di cui 3 risalenti a metà del ’700. In via Bolondi, invece, c’è l’edificio ove sorgeva la Sinagoga di Bozzolo, all’epoca (XVII secolo) di proprietà della famiglia Cantoni, posta nel nuovo quartiere progettato da Vespasiano Gonzaga e realizzato prima dal principe Giulio Cesare e poi da Scipione Gonzaga, è ora adibita ad abitazione. L’Arca Sacra è sta trasferita a Revacha in Israele dopo la seconda guerra mondiale.
MURA GONZAGHESCHE
Nel 1584 Vespasiano Gonzaga chiude la Cittadella con portoni e nel 1587 rinnova completamente la possente cinta fortificata del castello, dandole la forma di un trapezio difeso da sei baluardi muniti di fossati. I muraglioni sono sostituiti da terrapieni per consentire di resistere all’artiglieria. Nella prima metà del XVII secolo, Giulio Cesare e Scipione Gonzaga cingono l’intero abitato di mura, munite di bastioni e lunette e interrotte da due porte, Porta Cremona e Porta Mantova. Le mura sono costruite alla moderna, provviste di un retrostante terrapieno, con mattoni provenienti dalle fornaci della zona e materiali ricavati dalla demolizione delle fortificazioni dei borghi del principato. Si tratta di mura solo apparentemente solide. Furono, infatti, costruite usando, come legante, la terra e ciò a reso instabili soprattutto i tratti di cortina innalzati sui terreni umidi nella parte nord est.
PALAZZO DEL TRIBUNALE
Fu costruito tra il 1584 e il 1592 da Vespasiano Gonzaga con l’intento di farne un ospedale per i poveri; il bell’edificio non verrà mai usato a questo scopo. Dopo il 1630 diventa proprietà di don Camillo Gonzaga, fu caserma sotto gli austriaci (“Caserma nera”), infine sede del tribunale col Regno d’Italia.Leggi di più...
Impostato su intreccio viario ortogonale il borgo conserva alcuni tratti della cinta muraria di epoca gonzaghesca.
DA VEDERE
CHIESA DELLA SANTA TRINITà
Promossa sul finire del XVI secolo dalla Confraternita della Misericordia, che prende per l’occasione il nome di Confraternita della SS. Trinità (1576), sorge nel quartiere d’espansione voluto da Vespasiano Gonzaga, viene costruita fra il 1617 (primitiva chiesa di dimensioni rivelatisi troppo anguste) e il 1644 circa (attuale edificio) in stile tardo cinquecentesco.
Eretta a seconda parrocchia del paese nel 1617, dedicata nel 1737, diverrà chiesa sussidiaria nel 1932. La facciata monumentale, ispirata alla chiesa gesuita della Trinità di Mantova, manca di una piazza in grado di darle respiro perché probabilmente non era stata prevista nell’originario progetto urbanistico di Vespasiano.
L’interno, d’impronta tardo- cinquecentesca, è costituito da un’unica aula e da cinque cappelle per lato, alcune delle quali ospitano ancone e altari lignei e marmorei di notevole interesse. Si segnalano in particolare il magnifico altar maggiore e la balaustra con raffinate tarsie marmoree settecentesche.
CHIESA DI SAN FRANCESCO
La Chiesa di San Francesco rappresenta la maggior testimonianza nel paese della presenza dei Gonzaga. Rimasta quasi intatta, al suo interno conserva il sepolcro del principe Giulio Cesare di Gonzaga, che nel 1604 la fondò. Lo stile della facciata è Veneto Palladiano, realizzato in marmo bianco e rosso di Verona. con due nicchie laterali, ora vuote, ma si ipotizza che un tempo contenessero due belle statue, asportate, oppure infrante, da soldati napoleonici.
Al suo interno, l’architettura mostra segni evidenti dello sfarzo Gonzaghesco. Numerosi sono gli ornamenti in oro, soprattutto nelle tribune dei principi, coperte con velluto giallo, con frange dorate.
CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO
Costruita intorno al 1576, in origine era la chiesa annessa al convento degli Agostiniani, presenti in Bozzolo dal 1518; il suo bel campanile è del 1606. Dopo la soppressione dell’ordine religioso degli Agostiniani, avvenuta nel 1798, il convento e la chiesa passarono al demanio che li cedette alla parrocchia di San Pietro nel 1804, anno in cui questa chiesa venne eletta parrocchiale e il parroco vi si trasferì. Infatti, l’originaria parrocchiale, pure dedicata a San Pietro, sorgeva nel nucleo medioevale del borgo; probabilmente di stile romanico-gotico, alla fine del XVIII secolo era in cattivo stato e venne demolita. I marmi e le pale d’altare furono recuperati e trasferiti nell’attuale San Pietro. L’ampia facciata su due ordini divisi da una cornice in rilievo, ha linee decorative di impianto geometrico risalenti al XVI secolo.
L’interno, dall’aspetto maestoso e dall’impronta rinascimentale, è a tre navate con cinque cappelle per lato; l’abside fu affrescata dal pittore veronese Gaetano Miolato fra il 1926 e il 1930. A destra del presbiterio, si trova la tomba di Don Primo Mazzolari (Cremona, 1890 – Bozzolo 1959), parroco di Bozzolo dal 1932 al 1959, realizzata da un bozzetto dello scultore Giacomo Manzù.
CIMITERO EBRAICO
Piccolo cimitero ebraico fuori le mura contenente 26 lapidi di cui 3 risalenti a metà del ’700. In via Bolondi, invece, c’è l’edificio ove sorgeva la Sinagoga di Bozzolo, all’epoca (XVII secolo) di proprietà della famiglia Cantoni, posta nel nuovo quartiere progettato da Vespasiano Gonzaga e realizzato prima dal principe Giulio Cesare e poi da Scipione Gonzaga, è ora adibita ad abitazione. L’Arca Sacra è sta trasferita a Revacha in Israele dopo la seconda guerra mondiale.
MURA GONZAGHESCHE
Nel 1584 Vespasiano Gonzaga chiude la Cittadella con portoni e nel 1587 rinnova completamente la possente cinta fortificata del castello, dandole la forma di un trapezio difeso da sei baluardi muniti di fossati. I muraglioni sono sostituiti da terrapieni per consentire di resistere all’artiglieria. Nella prima metà del XVII secolo, Giulio Cesare e Scipione Gonzaga cingono l’intero abitato di mura, munite di bastioni e lunette e interrotte da due porte, Porta Cremona e Porta Mantova. Le mura sono costruite alla moderna, provviste di un retrostante terrapieno, con mattoni provenienti dalle fornaci della zona e materiali ricavati dalla demolizione delle fortificazioni dei borghi del principato. Si tratta di mura solo apparentemente solide. Furono, infatti, costruite usando, come legante, la terra e ciò a reso instabili soprattutto i tratti di cortina innalzati sui terreni umidi nella parte nord est.
PALAZZO DEL TRIBUNALE
Fu costruito tra il 1584 e il 1592 da Vespasiano Gonzaga con l’intento di farne un ospedale per i poveri; il bell’edificio non verrà mai usato a questo scopo. Dopo il 1630 diventa proprietà di don Camillo Gonzaga, fu caserma sotto gli austriaci (“Caserma nera”), infine sede del tribunale col Regno d’Italia.