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RODONDESCO
Redondesco è un comune di 1.310 abitanti situato sulla sponda sinistra dell’Oglio Inferiore . Ad ovest di Mantova di cui dista circa 25 km. Il territorio, di circa 20 kmq, confina con i comuni di Piubega, Gazoldo degli Ippoliti, Marcaria, Acquanegre sul Chiese, Mariana mantovana.
DA VEDERE
CASTELLO GONZAGA
Il Castello, per certi aspetti simile a quello di San Giorgio a Mantova, testimonia l’importanza dell’influenza medioevale. E’ costituito da una cortina, in parte merlata, anche se i merli, ghibellini, sono interamente rifatti. La torre d’ingresso è alta, sovralzata mediante una cella campanaria munita di due aperture arcuate su ogni lato. Rimangono la torre principale (affrescata interamente nel ‘300) e quattro torrioni. Oggi è di proprietà comunale.
Il castello fu residenza dei conti di Redondesco e dopo la loro cacciata divenne sede del pretorio e residenza dei giudici municipali. Ebbe un ruolo molto importante anche durante il dominio dei Gonzaga: essendo posto in posizione strategica, era infatti determinante per controllare o fermare movimenti militari sulla Postumia.
CHIESA PARROCCHIALE
La chiesa originale risale a Matilde di Canossa (XI secolo): di questo primo edificio rimangono la struttura a tre navate e le dodici colonne romaniche. Nel XV secolo venne edificata, invece, la volta a botte in cotto della navata centrale. La facciata, realizzata a fine Ottocento, è neogotica ed è accompagnata da uno slanciato campanile a cuspide. Lungo la navata destra, gli affreschi superstiti e la pala di “Cristo risorto con i Santi Maurizio e Sebastiano”, di scuola apparentemente mantegnesca, donata da Federico II Gonzaga che pare si sia fatto ritrarre in uno dei due santi. Interessante anche il coro ligneo nell’abside, intagliato nel 1752. Sull’altare a capo della navata sinistra è la statua della “Madonna in trono” proveniente dalla perduta chiesa dei Disciplini.
ROMITORIO DI SAN PIETRO
Il Romitorio di S. Pietro, in stile romanico, risale al secolo XI. E’ posizionato in un luogo piuttosto isolato ed è circondato dal fossato Tartaro. E’ a navata unica e il campanile presenta quattro bifore a tutto sesto. Fu per molti secoli sede di eremiti che conducevano una vita contemplativa.
DA VEDERE
CASTELLO GONZAGA
Il Castello, per certi aspetti simile a quello di San Giorgio a Mantova, testimonia l’importanza dell’influenza medioevale. E’ costituito da una cortina, in parte merlata, anche se i merli, ghibellini, sono interamente rifatti. La torre d’ingresso è alta, sovralzata mediante una cella campanaria munita di due aperture arcuate su ogni lato. Rimangono la torre principale (affrescata interamente nel ‘300) e quattro torrioni. Oggi è di proprietà comunale.
Il castello fu residenza dei conti di Redondesco e dopo la loro cacciata divenne sede del pretorio e residenza dei giudici municipali. Ebbe un ruolo molto importante anche durante il dominio dei Gonzaga: essendo posto in posizione strategica, era infatti determinante per controllare o fermare movimenti militari sulla Postumia.
CHIESA PARROCCHIALE
La chiesa originale risale a Matilde di Canossa (XI secolo): di questo primo edificio rimangono la struttura a tre navate e le dodici colonne romaniche. Nel XV secolo venne edificata, invece, la volta a botte in cotto della navata centrale. La facciata, realizzata a fine Ottocento, è neogotica ed è accompagnata da uno slanciato campanile a cuspide. Lungo la navata destra, gli affreschi superstiti e la pala di “Cristo risorto con i Santi Maurizio e Sebastiano”, di scuola apparentemente mantegnesca, donata da Federico II Gonzaga che pare si sia fatto ritrarre in uno dei due santi. Interessante anche il coro ligneo nell’abside, intagliato nel 1752. Sull’altare a capo della navata sinistra è la statua della “Madonna in trono” proveniente dalla perduta chiesa dei Disciplini.
ROMITORIO DI SAN PIETRO
Il Romitorio di S. Pietro, in stile romanico, risale al secolo XI. E’ posizionato in un luogo piuttosto isolato ed è circondato dal fossato Tartaro. E’ a navata unica e il campanile presenta quattro bifore a tutto sesto. Fu per molti secoli sede di eremiti che conducevano una vita contemplativa.