BETTOLA
La località, di origini napoleoniche, è suddivisa in due parti: S. Bernardino e S. Giovanni. Il paese è oggi un centro agricolo e turistico posto nella Valnure, un territorio naturale dove paesaggi incontaminati si sposano con testimonianze di archeologia industriale, in un contesto di borghi caratteristici e itinerari naturalistici. Il comune conta 2763 abitanti.
Storici locali rivendicano la nascita di Cristoforo Colombo in questi luoghi. Un appuntamento per tutta la Val Nure è senz'altro rappresentato dal suo mercato settimanale. Ogni lunedì la bella Piazza Colombo si riempie di bancarelle e di esposizioni commerciali che attirano visitatori da tutta la vallata.
Da vedere, la Chiesa di S. Bernardino e la Chiesa di S. Giovanni. Nei dintorni Torre Farnese, gli interessanti castelli di Vigolo e Rossoreggio, mentre a Pradello si trova la torre "Torre dei Colombo".
Cristoforo Colombo e Bettola
Chi si trova nella grande piazza principale di Bettola dedicata a Cristoforo Colombo e vede il monumento del famoso navigatore, può chiedersi i motivi dell'attaccamento da parte della cittadinanza bettolese per questa nota figura storica. La risposta è che, nonostante le proteste da parte genovese, i bettolesi considerano Colombo loro illustre concittadino. Questa vicenda ha creato nel corso degli anni numerose controversie dal momento che da parte ligure si rivendicava l'esclusiva "genovesità" dello scopritore mentre dall'altra si avanzava addirittura l'ipotesi che Cristoforo Colombo fosse nato a Bettola. La problematica questione delle origini dello scopritore si protrae in ogni caso da parecchi anni e probabilmente non potrà mai essere chiarita del tutto, vista la carenza di prove e documenti ufficiali.
Come si è già avuto modo di constatare nell'introduzione storica a questo territorio, il rapporto tra Bettola e Genova è sempre stato molto forte dal momento che questa località era la sede privilegiata degli scambi commerciali tra i mercanti piacentini, che portavano grano, e quelli genovesi, che portavano olio.
A Pradello ancora oggi esiste una torre medievale che da sempre viene chiamata "Torre dei Colombo". Tradizionalmente viene indicata come dimora dei genitori di Cristoforo o addirittura come la casa natale dello scopritore; storicamente accertato è comunque che sia la torre che i terreni circostanti appartenessero effettivamente al ramo dei Colombo di Pradello. La torre ospita attualmente un piccolo museo di memorie colombiane.
Prodotti tipici
Tra le ragioni per cui le vallate del Nure e dell'Arda meritano di essere visitate, spicca sicuramente la tradizione enogastronomica. Per quanto riguarda i primi sono sicuramente da menzionare gli anolini in brodo, i pisarei e fasö, i tortelli al burro e salvia, le tagliatelle al sugo di funghi, mentre passando ai secondi, la tradizione di queste vallate presenta una serie di pietanze a base di carne: stracotto di manzo, selvaggina arrosto, cinghiale in umido, salame cotto. In stagione è possibile trovare piatti a base di funghi freschi e tartufi.
Il livello qualitativo della RISTORAZIONE è migliorato sensibilmente in questi anni sia per la crescita professionale dei vari operatori ma anche per l'affermazione su scala nazionale dei prodotti tipici locali: chi volesse avventurarsi alla scoperta di questi prodotti troverà tra le "eccellenze" della zona il vino, i formaggi ed i salumi. Le numerose cantine presenti sul territorio offrono ai turisti la possibilità di degustare ed acquistare sul posto i prodotti dei loro vigneti: i vini dei Colli Piacentini stanno acquisendo credibilità anche oltre i confini nazionali e si possono rivelare una piacevole sorpresa per gli appassionati del settore. A tavola, in ogni caso, un buon bicchiere di vino locale non deve mai mancare.
I pochi caseifici rimasti nelle zone appenniniche si dedicano alla produzione del Grana Padano, della ricotta, di vari tipi di caciotte spesso vendute direttamente nei mercati settimanali di questi paesi. Il salame a grana grossa, la coppa e la pancetta trovano in questi posti il loro ambiente ideale per una corretta stagionatura. La qualità eccelsa delle carni e l'abilità dei maestri norcini si sposano con un clima mite, che vanta un giusto tasso d'umidità e l'influenza della brezza marina proveniente dalla Liguria.
Diffusa in molti ristoranti e trattorie la consuetudine di offrire la merenda pomeridiana in sostituzione della cena. In questi casi i sapori predominanti sono quelli dei salumi e dei formaggi accompagnati dallabortellina o dalla torta fritta, tradizionali frittelle calde e gustose. Il tutto accompagnato da un buon bicchiere di Gutturnio o d'Ortrugo e dalla cordialità dei ristoratori.