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FORLI'

FORLI'

Forlì è un comune italiano di 117 627 abitanti capoluogo della provincia di Forlì-Cesena in Romagna. È sede vescovile della diocesi di Forlì-Bertinoro. Dopo essere stata, fin dall'inizio del Regno d'Italia sabaudo e per quasi tutto il XX secolo, capoluogo della provincia di Forlì, dal 1992 condivide con Cesena il nome della provincia, della quale comunque Forlì resta unico capoluogo. Fondata dai Romani nel II secolo a. C. con il nome di Forum Livii all'incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana, la città è situata nella parte orientale della Pianura Padana lungo la Via Emilia, a pochi chilometri dalle località balneari della riviera adriatica (km 30-35) e ai piedi delle verde colline dell’Appennino tosco-romagnolo.


 MUSEI SAN DOMENICO I musei di San Domenico si trovano nel complesso ristrutturato dove un tempo vi si trovava un convento domenicano risalente al XIII secolo.
All'interno del complesso si trova il refettorio del convento con affreschi cinquecenteschi attribuiti a Girolamo Ugolini. Al suo interno è ospitata la Pinacoteca Civica di Forlì. Inoltre è sede di esposizioni temporanee. Il complesso è formato da cinque edifici: Palazzo Pasquali, chiesa di San Giacomo Apostolo, Convento dei Domenicani, Convento degli Agostiniani e Sala Santa Caterina.
 
PARCO URBANO FRANCO AGOSTO Il parco Urbano Franco Agosto, dedicato al primo sindaco della città liberata, con una superficie di oltre 20 ettari è il principale e più ampio parco di Forlì.
Collocato a ridosso del centro storico della città, presenta numerosi ingressi, tra cui i principali sono da via Fiume Montone e da viale dell'Appennino. Il parco è fiancheggiato dal fiume Montone. Il territorio del parco è molto ampio e presenta diverse colline e piccoli canali artificiali sovrastati da ponticelli. Vi si trova anche un lago e una fontana monumentale a forma di piramide preso l'entrata da via Andrelini, vicino ai musei di San Domenico. La superficie del parco si presenta come un grande tappeto erboso ricco di alberi e dalla fauna composita. Caratteristica è la "collina dei conigli", una collinetta piena di tane di conigli i cui numerosi occupanti vagano liberi ed indisturbati per il parco; non va dimenticata la massiccia presenza di nutrie presso il laghetto. Poiché il parco è molto vasto e presenta numerose ricchezze naturali, è visitabile anche con il trenino turistico. Al suo interno sono ubicati un bar, un ristorante (ricavato da un'antica casa colonica sulla "collina dei conigli"), un chiosco della piadina e dei gelati, un pub nonché un'area dedicata allo sport e ai giochi per i bambini.Nel corso dell'anno nel parco si svolgono numerose manifestazioni ed eventi di ogni genere.
 
ABBAZIA DI SAN MERCURIALE Simbolo della città, rappresenta il monumento forlivese più significativo, insieme al campanile e alle opere conservate al suo interno. Sul lato meridionale di piazza Saffi si innalza imponente, con il campanile e il relativo chiostro, un unico complesso la cui attuale fisionomia risulta dalle sucessive vicissitudini subite nel corso dei secoli. 
 
PARCO DELLA RESISTENZA  Progettato nel 1816 dall'architetto L. Mirri, negli anni subì numerosi rimaneggiamenti ma l'impianto originario portava un'impronta tipicamente illuminista. Realizzato in un'epoca in cui questo genere di architettura urbana era molto in voga, per la costruzione del giardino si scelse un impianto all'italiana.  In origine il giardino presentava un obelisco centrale contornato da aiuole simmetriche e altri 4 punti accentranti di minore importanza che valorizzavano le statue delle 4 stagioni. In fondo al giardino, venne eretto un tempietto e ai due lati una Kaffehaus e la casa del custode.  Nel 1928 il giardino fu completamente rifatto ad opera dell'ingegnere G. Santarelli. Si diversificarono, poi, i percorsi pedonali e quelli destinati alle carrozze. Gli edifici sul fondo vennero sostituiti da un unico grande edificio di servizio. Negli anni settanta, infine, si eseguirono ulteriori lavori di restauro che portarono all'ampliamento del giardino fino a viale Spazzoli.  Oggi il parco ha numerosi ingressi ma due sono i principali, uno in viale Spazzoli e uno in piazzale della Vittoria. Presso questo secondo ingresso il comune ha attivato un servizio giornaliero di noleggio gratuito di biciclette.
Vi si trova anche una biblioteca nella parte nuova entrando da via Spazzoli.  La parte del giardino adiacente a via Spazzoli presenta al centro un laghetto dove è possibile ammirare numerose specie di anatre, cigni e pesci. Presenta vicino l'ingresso una statua di bronzo raffigurante Primo Carnera, mentre più in avanti, un monumento alle vittime dei lager nazisti e in tutte le prigionie. Entrando da piazzale della Vittoria invece si osserva il busto di Giuseppe Gaudenzi, sindaco e deputato di Forlì, che fu fondatore e primo segretario del Partito Repubblicano Italiano.
 
PALAZZO ROMAGNOLI  è un palazzo storico del centro di Forlì, attualmente sede museale.
Il palazzo prende nome dalla famiglia Romagnoli, che lo volle realizzare mediante l'accorpamento di più edifici preesistenti, unificati dal punto di vista architettonico.
Nel 1806, la nomina di Lorenzo Romagnoli a prefetto di Forlì durante il dominio napoleonico diede occasione ai Romagnoli di ritornare alla città d'origine. Qui vollero un palazzo adeguato al loro stato sociale.  Girolamo Lorenzo Reggiani sposò l'ultima discendente dei Romagnoli, Virginia, e assunse il cognome di Reggiani Romagnoli. Il palazzo così venne conosciuto anche come Palazzo Romagnoli  Reggiani.  Nel 1965, la famiglia vendette il palazzo al Comune di Forlì. La nuova destinazione dell'edificio fu di essere sede del distretto militare di Forlì, comprendente le province di Forlì (compreso il territorio di Rimini) e di Pesaro-Urbino, per le visite mediche di leva.
 
PIAZZA AURELIO SAFFI   Piazza Saffi è il cuore della città di Forlì e si trova al crocevia dei quattro principali corsi.  Al centro della piazza si staglia la statua di Aurelio Saffi e il suo perimetro è circondato da alcuni dei palazzi più prestigiosi della città. La piazza è tra le più grandi d'Italia.
Nel 1163 il campo dell'abate viene attestato come area interna alle mura delle città, mentre il 22 dicembre 1212 l'Abate di San Mercuriale concesse l'uso pubblico del campo alla comunità forlivese assumendo da quel momento funzione civile.
 
PALAZZO GADDI  Palazzo Gaddi è un edificio di origini medievali che si trova nella parte antica di Forlì, lungo la via Emilia, l'odierno corso Garibaldi.
Il palazzo appartenne alla famiglia Gaddi che nel Settecento lo fece restaurare dagli architetti Antonio Torri e Francesco Maria Angelini. L'esterno è piuttosto semplice, ma l'interno è riccamente decorato in stile barocco, e presenta dipinti di Felice Giani. Entrando si accede ad un corridoio che termina nel cortile. Da qui a destra vi è una porta da cui si accede alla grande scalinata. Sul soffitto si trova una cupola ovale completamente affrescata. Al piano di sopra vi sono le sale di rappresentanza ricche di decorazioni, affreschi e dipinti. Già sede del Liceo Musicale "A. Masini" fino al 1989, attualmente il palazzo è sede del Museo del Risorgimento e del Museo Romagnolo del Teatro.
 
MUSEO DEL RISORGIMENTO Il Museo del Risorgimento è uno spazio espositivo di Forlì dedicato principalmente al Risorgimento. Conserva reperti ascrivibili a un periodo compreso tra la prima discesa di Napoleone in Italia (1796) alla seconda guerra mondiale (1945). È intitolato ad Aurelio Saffi, patriota e politico forlivese. 
 
MUSEO ROMAGNOLO DEL TEATRO Il Museo romagnolo del teatro e degli strumenti musicali è un museo italiano sito in Palazzo Gaddi, nelle stanze riccamente decorate del piano terraLa collezione comprende materiali, strumenti e cimeli relativi alla vita musicale e teatrale forlivese tra Ottocento e Novecento ed ai suoi protagonisti. Il nucleo originario è costituito da oggetti di varia natura, come fotografie, costumi di scena, lettere, provenienti dalle donazioni degli eredi del tenore forlivese Angelo Masini e del soprano Maria Farneti. Sono esposti inoltre cimeli del Teatro Comunale di Forlì.  Infatti alle pareti dell'androne principale d'ingresso sono incastonati due medaglioni in bronzo recanti i ritratti dei celebri cantanti forlivesi Giuseppe Siboni ed Eugenia Tadolini, originariamente ubicati all'interno del perduto teatro.
 
 
 

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